Oleodinamica Palmerini realizza cilindri idraulici su misura sulla base di un progetto esistente oppure progettandoli direttamente sulla base delle esigenze da soddisfare.
Nella progettazione dei cilindri su misura il primo dato che dovremo sapere è il peso o la forza necessaria, sia in spinta che in trazione, e la pressione di lavoro disponibile.
Specifichiamo meglio questi concetti:
Spinta: forza applicata nella parte posteriore (lato fondello) del cilindro, facendo scorrere lo stelo in avanti lungo il suo asse (sfilamento)
Trazione: forza applicata nella parte anteriore (lato stelo) del cilindro, ha come effetto il rientro dello stelo
Pressione: forza che genera l'impianto o il macchinario dove verrà installato il cilindo.
Sulla base dei dati sopra specificati si darà il via alla progettazione del cilindro che sarà correttamente dimensionato definendo in primis il suo alessaggio e le dimensioni dello stelo e di conseguenza verranno determinati gli ingombri e la corsa conseguente.
Ultima attività della progettazione e realizzazione di cilindri idraulici su misura è la definizione dei suoi ancoraggi che sono formati dall'occhio, dallo snodo, dalla boccola ed infine dalla forcella.
Terminata la fase progettuale e realizzativa del cilindro lo stesso viene assemblato e successivamente testato tramite dei test ciclici alle pressioni massime e minime di utilizzo.
Il nostro studio di progettazione sviluppa i cilindri utilizzando software 3D, tramite i quali sarà possibile verificare prima della realizzazione i valori principali del cilindro.
Ingombri: Verifica delle dimensioni finali del cilindro sia aperto che chiuso
Tempo: Verifica del tempo di apertura e chiusura del cilindro.
- Maggiore sarà la corsa e maggiore sarà il tempo di percorrenza della stessa.
- Minore sarà la portata d'olio dell'impianto che spinge il cilindro e maggiore sarà il tempo che effettuerà per fare tutta la corsa.
Terminata la fase progettuale i valori verranno analizzati e verificati insieme al committente. Qualora si rendessero necessarie verranno apportate le dovute modifiche ed aggiornamenti sulla progettazione.
Terminate tutte le verifiche e le modifiche progettuali si passa alla fase produttiva del cilindro ed al successivo assemblaggio dei componenti, alla loro saldatura ed al collaudo finale.
La scelta dei materiali per la realizzazione di un cilindro su misura dipende dall'ambiente di utilizzo e dalle pressioni.
Il materiale utilizzato in ambito agricolo, lavorando entro i 200 Bar, è il ferro ST35, mentre con pressioni superiori i 200 bar vengono utilizzati tubi levigati in acciaio ST 52.2
Su richiesta vengono realizzati cilindri in materiali particolari. In presenza di ambienti ATEX vengono realizzati cilindri in acciaio Inox onde evitare il rischio di creazione di ruggine visto l'inevitabile contatto del cilindro con l'acqua.
Le valvole di bloccaggio consentono il flusso in un senso e lo bloccano a perfetta tenuta nel senso opposto.
In un impianto oleodinamico può presentarsi per varie ragioni la necessità di rendere un determinato ramo percorribile dal flusso in un senso e bloccarlo automaticamente nel senso opposto.
Il caso più banale riguarda il sistema pompa a mano-martinetto di sollevamento, dove al cessare dell'azione pompante la massa sollevata deve rimanere bloccata in posizione finché non viene aperto il rubinetto di scarico.
Simboli di valvole di ritegno: da sinistra a destra valvola semplice (senza e con molla) e valvola sbloccabile.
La valvola di ritegno semplice contiene in un corpo un otturatore conico o sferico, che in un senso si solleva per effetto del flusso e che nel senso opposto si richiude automaticamente per effetto del flusso di ritorno o talvolta con l'aiuto di una leggera molla.
Tale valvola svolge la stessa funzione della valvola di ritegno semplice ed inoltre, grazie ad un pistone di sblocco pilotato dalla pressione, permette di aprire il flusso anche nel senso normalmente bloccato. La valvola sbloccabile è caratterizzata dal rapporto di sblocco R (area pistone / area otturatore), compreso indicativamente fra 3 e 20.
Se per ragioni circuitali è richiesto il rapporto di sblocco più elevato, si rende necessario un dispositivo di preapertura: il pistone di pilotaggio, tramite un'astina e un otturatore secondario, apre inizialmente un passaggio di piccolo diametro, provocando la decompressione occorrente per consentire l'apertura dell'otturatore principale.
Sezione di valvola di ritegno sbloccabile con preparatura A-B-X = attacchi ingresso, uscita, pilotaggio;
1 = cono principale
2 = cono di preapertura
3 = molla
4 = pistone di sblocco
A1 = area otturatore principale
A2 = area otturatore secondario
A3 = area pistone pilotaggio
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